22 agosto 2006

San Paulo dos italianos

Il migrante italiano in San Paulo
Gia nel 1886 arrivarono i primi emigranti italiani in Brasile. Il flusso maggiore arrivò a san Paulo attorno agli anni ’20. Nel ’40 nello stato di san Paulo si contavano ben 235.000. L’impatto dei lavoratori italiani con la popolazione locale fu pesante perché considerati lavoratori troppo “zelanti” e quindi concorrenti temibili.
L’elemento che più favorì l’integrazione fu senza dubbio la comune religione cattolica.
Per finire si ebbe l’effetto inverso, che i locali assunsero sempre meglio i costumi e le abitudini degli italiani.
Nel 1895 arrivarono nella regione di Ipirangua i primi missionari della congregazione scalabriniani, visitati dal fondatore Mons. Scalabrini nel 1904. Il loro primo compito fu quello di fondare e gestire l’orfanatroio “Cristoforo Colombo”.
Oltre questo compito educativo non smisero di visitare circa 2.500 località “fazendas” dove lavoravano gli italiani.
Nel 1904 cominciarono le espansione dei presidi religiosi assumendo la responsabilità di diverse parrocchie. La prima fu San Bernardo di Campo, poi fu il turno della regione di Cordeiropolis, Santa Gertrudes, Cascalho. Nel 1908 presero in consegna la Chiesa di San Antonio nel centro della capitale e nel 1910 assunsero due parrocchie in Sao José do rio claro. Nel 1911 diverse parrocchie nel Ribeirao Preto e le due parrocchie di San André e Ribeirao Pires. Un periodo di grande espansione con investimenti di molti missionari che si occupavano soprattutto degli italiani senza dimenticare la popolazione residente.
Nel 1930 ci fu una svolta perché gli Scalabriniani restituirono alle diocesi le parrocchie territoriali per occuparsi pienamente degli immigrati italiani.

1 Comments:

At 9:05 PM, Blogger Rossana Piva said...

I miei complimenti, per i blog.
Devo dire che la mia città, San Paolo è meravigliosa, il Brasile è meraviglioso. Vero?

Rossana

 

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